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Controcorrente

Verdure locali, fra scelta, prezzi, varietà e qualità: tutto bene?

Di Antonio Bolzani

  • I-Stock
  • 30.4.2024
  • 41 min
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  • FOOD

Verdure locali a chilometro zero, fra scelta, prezzi, varietà e qualità: siete attenti alla provenienza dei prodotti che scegliete e siete anche disposti a pagare magari un po’ di più pur di sostenere gli orticoltori nostrani? Ne parliamo oggi agganciandoci al progetto, presentato negli scorsi giorni, denominato “Sosteniamo le Verdure Ticinesi“ e dedicato a promuovere la produzione orticola locale, la stagionalità dei diversi ortaggi e la sostenibilità ambientale, per il quale l’Associazione Orticoltori Ticinesi ha lanciato anche una raccolta fondi. Grazie a questa iniziativa, venerdì scorso a Camorino si sono potuti incontrare gli orticoltori locali, ascoltare le loro storie, le loro attività e comprendere il lavoro che sta dietro la coltivazione e la raccolta delle verdure per un’attività che ha la necessità di essere valorizzata anche attraverso filmati educativi e strumenti interattivi. Tiziano Pedrinis, il segretario dell’associazione ORTI che raggruppa i produttori di ortaggi ticinesi, ritiene che nel Canton Ticino si consuma troppo poco rispetto a quanto viene prodotto. Da una parte c’è l’agricoltore che coltiva le verdure, dall’altro il consumatore che si reca nei supermercati e in un qualunque punto vendita, trovandosi a scegliere cosa acquistare e quanto pagare. In mezzo ci sono tante variabili come le tecniche, la meteo, la stagionalità e i diversi modi di produrre; tutti aspetti che l’associazione, che conta circa 50 soci, vuole far conoscere ai consumatori, accorciando le distanze fra i due mondi. Proprio su questi temi i coltivatori ricevono spesso le domande dei consumatori, sovente curiosi di sapere da dove vengono i prodotti stagionali che sono presenti nei punti vendita anche tutto l’anno. L’idea per sopperire a questo bisogno di conoscenza è quella, come detto, di fare informazione, divulgazione anche tramite eventi interattivi e filmati educativi per poi andare nelle varie aziende o nelle varie tipologie di produzione e mostrare più nel dettaglio le diverse realtà, come ha spiegato dal presidente Andrea Zanini. Il budget è tuttavia limitato ed è per questo che l’Associazione ha lanciato anche una raccolta fondi su progetti ad hoc, considerato pure l‘importante impatto economico di questo settore orticolo per il Ticino, che costituisce circa un quarto di tutto il prodotto lordo dell’agricoltura cantonale, quindi circa 25 milioni all’anno, con il 70 per cento della produzione ticinese di ortaggi che finisce oltre San Gottardo. Isabella Regusci, produttrice locale, ha raccontato alla RSI la sua esperienza in questo settore, il valore della vendita diretta nel negozio di famiglia e quanto questa modalità abbia degli aspetti positivi a partire dal rapporto con il consumatore che, per esempio, in tempo di pandemia ha scoperto il “potere di questo acquisto”. Fuori dal negozio, ha riferito, c’erano “le code che aspettavano di acquistare le verdure, era bellissimo, avevamo tantissimo lavoro ed era proprio soddisfacente”. Le verdure di casa nostra, fra vantaggi ma magari anche qualche punto debole: dite la vostra in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

Sono ospiti:
Andrea Zanini, presidente dell’Associazione orticoltori ticinesi (ORTI)
Tiziano Pedrinis, segretario dell’Associazione ORTI e consulente agricolo della nostra “Ora della terra”

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